Le azioni asiatiche sono scese lunedì a causa di un crollo delle azioni cinesi innescato per la prima volta la settimana scorsa. Il sell-off si è prolungato a causa della stretta relazione della Cina con la Russia, dei rischi a cui possono essere sottoposte le aziende continentali e dell’espansione delle chiusure di casseforti ordinate dai funzionari. Nel frattempo, le azioni giapponesi sono salite mentre gli investitori rivolgono la loro attenzione al prossimo round di colloqui diplomatici per la guerra Ucraina-Russia previsto per oggi, lunedì. Allo stesso tempo, missili russi hanno colpito un impianto di addestramento militare ucraino vicino ai confini con la Polonia, causando la preoccupazione che il conflitto si espanda fuori dall’Ucraina.
Politiche monetarie globali
I Treasuries statunitensi sono scesi, portando il rendimento a cinque anni degli USA sopra il 2% per la prima volta in quasi 3 anni. Si prevede che mercoledì la Federal Reserve inizierà una serie di aumenti dei tassi per combattere l’inflazione. I possibili aumenti dei tassi sono dovuti all’alta inflazione evidente prima del conflitto Russia-Ucraina e alle sanzioni contro la Russia ricca di risorse che hanno colpito i flussi di materie prime. I politici cercheranno di bilanciare l’inflazione alta da quattro decenni e l’incertezza economica che emerge dai conflitti.Anche le banche centrali di Giappone, Turchia e Brasile avranno riunioni politiche, mentre la Banca d’Inghilterra dovrebbe aumentare i tassi ancora una volta questa settimana.
Petrolio ancora sopra i 105 dollari
I prezzi del petrolio greggio sono scesi dopo il calo della settimana scorsa, ma oggi, lunedì, rimangono ancora sopra i 105 dollari al barile. Il calo è stato innescato dalle speranze di progresso per gli incontri diplomatici per porre fine alla guerra in Ucraina e dagli investitori che si preparano a tassi d’interesse USA più alti e alla possibilità di un dollaro più forte. Allo stesso tempo, il dollaro è salito mentre le valute legate alle materie prime e l’oro sono scesi.
Gli investitori si precipitano verso le materie prime
Gli investitori hanno mostrato una tendenza verso le materie prime poiché l’invasione russa dell’Ucraina ha spinto i prezzi delle materie prime a livelli elevati. La guerra ha contribuito a spingere i prezzi del petrolio ai massimi di 14 anni e i prezzi del gas naturale vicino ai massimi storici. L’aumento dei prezzi ha aumentato la pressione sulla Fed e su altre banche centrali a stringere le loro politiche monetarie per frenare l’inflazione. Queste mosse potrebbero ostacolare ulteriormente la crescita economica dato che l’aumento dei prezzi sta già gravando sui consumatori.
Cosa tenere d’occhio questa settimana:
Martedì
Tasso di prestito a medio termine a un anno in Cina,
Dati sull’attività economica della Cina
Mercoledì
Rapporto dell’inventario di petrolio greggio dell’EIA
Decisione sui tassi del FOMC
Conferenza stampa del presidente della Fed, Jerome Powell
Giovedì
Decisione sui tassi della Banca d’Inghilterra
Discorso del presidente della BCE Christine Lagarde, del membro del comitato esecutivo Isabel Schnabel, del membro del consiglio direttivo Ignazio Visco e del capo economista Philip Lane ad una conferenza
Venerdì
Decisione sui tassi della Banca del Giappone