La prima metà del 2021 si chiude con un’adeguata campagna di vaccinazione nelle nazioni sviluppate, e il graduale sollevamento dei blocchi globali. Questo si è riflesso in buoni risultati per il dollaro, i Treasury USA a 10 anni, l’oro, il petrolio e lo S&P 500, il grande vincitore del semestre.
La chiusura dei primi sei mesi dell’anno ha lasciato l’indice S&P 500 con uno dei migliori risultati semestrali dal 1998. Questa mattina la sessione asiatica ha avuto il suo miglior inizio d’anno in 23 anni, salendo dello 0,1%.
Anche l’oro ha iniziato la seconda metà dell’anno su una buona nota. Durante la sessione asiatica, il metallo giallo è salito dello 0,3% a 1.775,56 dollari per oncia. Il greggio West Texas Intermediate (WTI) è rimasto a 73,70 dollari al barile, in rialzo dello 0,3%. I Treasuries decennali statunitensi erano all’1,53% nella sessione asiatica, in leggero aumento dell’1,47% rispetto alla sessione statunitense.
L’economia cinese si contrae
I mercati asiatici non sembrano seguire la stessa traiettoria dei mercati statunitensi. Gli ultimi focolai del virus e una campagna di vaccinazione più lenta sembrano aver influenzato i mercati del continente orientale. Ieri, la Cina ha rilasciato i dati sulle esportazioni, la manifattura e la produzione. Le cifre riflettevano un calo della crescita economica cinese. Gli analisti finanziari di colossi come Morgan Stanley ritengono che il PIL cinese potrebbe scendere sotto il 9% come conseguenza dei prezzi più alti delle materie prime sulla produzione, così come un consumo inferiore al previsto.
Inoltre, a causa dell’abuso del lavoro forzato, gli Stati Uniti hanno la Cina sotto esame. La settimana scorsa, il paese ha aggiunto cinque aziende alla sua lista nera. D’altra parte, gli Stati Uniti hanno ripreso una serie di colloqui con Taiwan.
Colloqui USA-Taiwan
I colloqui volti a creare un ambiente privo di lavoro forzato a Taiwan stanno riprendendo dopo una pausa di cinque anni. Una delle forze trainanti dei colloqui è stato il gesto di Taiwan l’anno scorso di togliere il suo divieto su alcuni prodotti di carne americani.
Deng Chen-Chung, rappresentante di Taiwan negli incontri digitali con gli Stati Uniti, sta cercando di firmare un accordo bilaterale con gli USA. Nel frattempo, i rappresentanti degli Stati Uniti sottolineano che “molte cose” devono ancora essere fatte prima di raggiungere un patto commerciale.
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